Caso Alessia Pifferi: spunta quel filo rosso chiamato "Alessitimia"
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Caso Alessia Pifferi: spunta quel filo rosso chiamato “Alessitimia”

ombra di una mano, violenza domestica

Come l’alessitimia, un tratto neurobiologico che influisce sulla percezione delle emozioni, emerge nel caso di Alessia Pifferi.

L’alessitimia nel processo di Alessia Pifferi: nel 2024, l’alessitimia guadagna attenzione in Italia attraverso il caso di Alessia Pifferi, accusata di aver abbandonato sua figlia. Questa condizione, spiegata dalla psicoterapeuta Miolì Chiung detta a IlGiornale.it, non si configura come malattia ma piuttosto come un tratto personale, legato alla difficoltà di riconoscere e descrivere emozioni proprie e altrui.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

Caratteristiche e impatti dell’alessitimia: l’alessitimia si manifesta con difficoltà nell’identificazione e descrizione delle emozioni, oltre a una tendenza a sostituire il linguaggio emotivo con azioni. Chi ne è affetto può confondere sentimenti come amore ed eccitazione sessuale, o provare difficoltà nell’essere introspettivi e empatici, portando a possibili comportamenti di conformismo sociale o isolamento.

ombra di una mano, violenza domestica

I test per l’Alessitimia: il TAS-20

Il TAS-20, un questionario di 20 domande, è il test più utilizzato per identificare l’alessitimia, valutando specificamente le competenze emotive dell’individuo. Esso richiede un quoziente intellettivo nella norma per essere considerato valido.

Alessitimia e capacità di intendere e volere

Nel caso di Alessia Pifferi, l’alessitimia non preclude la capacità di intendere e volere, come evidenziato dalla perizia psichiatrica. Questo sottolinea come l’alessitimia, pur influenzando la percezione e l’espressione delle emozioni, non impedisca la consapevolezza delle proprie azioni.

Alessitimia nei casi criminologici storici: In passato, l’alessitimia potrebbe aver giocato un ruolo in diversi casi criminosi noti, da Angelo Izzo a Ted Bundy, suggerendo che un’indagine su questo tratto potrebbe offrire nuove prospettive sulla comprensione delle dinamiche emotive e comportamentali legate a determinati crimini. Come riferito da ilgiornale.it

In sintesi, l’alessitimia apre una finestra su un mondo emotivo complesso e sfaccettato, richiedendo una maggiore comprensione e attenzione sia nel contesto clinico che giuridico. La sua presenza in casi di alto profilo sollecita una riflessione più ampia sulla natura dell’intendere e del volere, e sulle sfide che la giustizia deve affrontare nel discernere le motivazioni più intime dietro azioni estreme.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2024 13:08

Orrore in carcere: agenti picchiano a sangue un detenuto con problemi psichici

nl pixel